La gente preferisce ancora la coda allo sportello
Sui mezzi di informazione impazzano ormai le notizie riguardanti il processo di innovazione tecnologica della Pubblica Amministrazione, dall'Agenda Digitale, alla PEC, dai pagamenti telematici, alla fatturazione elettronica, la conservazione sostitutiva e tanto altro ancora...
Tanta tecnologia, tanta automazione sì... ma, da non crederci, con altrettante numerose perplessità da parte degli utenti. Le critiche infatti rivolte ai servizi telematici della PA superano di gran lunga quelle rivolte alla PA tradizionale.
In occasione del workshop organizzato nel gennaio scorso dall'Osservatorio eGovernment presso il Politecnico di Milano, sono stati analizzati i dati provenienti dal web ed è emerso che per la PA tradizione il 27% dei commenti era negativo (di cui 1/4 pesantemente negativo), mentre per la PA telematica questo dato sale adirittura al 48% (di cui 1/5 pesantemente negativo).

Le maggiori critiche alla Pubblica Amministrazione digitale fanno riferimento alla lentezza dell'introduzione dei sistemi telematici, alla mancanza di infrastrutture dedicate, prima fra tutte la banda larga nazionale. Le lamentele riguardano anche la mancanza o la scarsa efficenza, della comunicazione tra le varie banche dati della Publica Amministrazione, che spesso costringe il cittadino a dover fornire alla PA dati già in suo possesso.
La fetta più grande di critiche viene da chi ha perplessità o avversione ai servizi digitali, manifestando paura di violazione della privacy o per gli strumenti utilizzati.
Un altro dato importante è la volontà manifestata dalle stesse persone di preferire il contatto con un'altra persona per svolgere i vari iter burocratici, un "filtro umano" a cui chiedere aiuto in caso di dubbi o incertezze. Queso dato è importante perchè è stato colto da un bacino di utenza teconologicamente alfabetizzato (i dati sono stati raccolti sul web, per cui chi li ha lasciati conosce e utilizza abitualmente strumenti informatici).

Nonostante quindi tutta questa volontà di informatizzare e digitalizzare la burocrazia, sia il cittadino normale che quello "tecnologico" continuano a preferire il contatto umano con una persona, che li guidi nei complessi e faraginosi iter burocratici.