Fattura elettronica, al via la procedura per i comuni

fattura elettronicaE' iniziato l'iter che porterà dal prossimo 31 marzo 2015 tutte le Pubbliche Amministrazioni a ricevere fatture dai fornitori solo ed esclusivamente in formato elettronico. Lo scorso 6 giugno è infatti toccato ai Ministeri, Agenzie fiscali ed Enti nazionali di previdenza mentre dal 31 marzo 2015 toccherà ad Enti Nazionali ed Amministrazioni locali.

IFEL e Agenzia per l'Italia Digitale hanno recentemente inviato un questionario a tutti i Comuni, da compilare entro il 27 ottobre 2014, che servirà ad acquisire elementi informativi utili all'avvio del processo per la fatturazione elettronica e a conoscere la tempistica delle attività preparatorie.

Ogni Comune dovrà nominare un referente dell'amministrazione per la fatturazione elettronica nei rapporti con Agid e , come previsto dal DM 55/2013, dovrà riportare l'ufficio preposto sul portale dell'indice delle Pubbliche amministrazioni (www.indicepa.gov.it), insieme ai dati tecnici del canale di trasmissione a cui il Sistema di interscambio dovrà recapitare le fatture elettroniche.

Se gli uffici destinatari sono già indicati, è sufficiente aggiungere agli uffici il «servizio fatturazione elettronica», affinché l'Ipa possa assegnare il codice univoco ufficio (sei caratteri alfanumerici), che sarà utilizzato dal sistema d'interscambio per la destinazione delle fatture elettroniche.
Il Comune dovrà poi comunicare ai fornitori  il «codice univoco ufficio», da riportare nelle fatture elettroniche. Questa attività, che può già essere intrapresa, deve terminare entro il 28 febbraio. Per i contratti stipulati d'ora in avanti gli enti possono già prevedere il codice univoco ufficio.
Entro il 15 marzo 2015 dovranno poi essere adeguati i sistemi informativi contabili per la ricezione, gestione e conservazione delle fatture e dovrà essere verificato il colloquio tra il canale di acquisizione delle fatture e il sistema d'interscambio (Pec, Ftp, Spccoop).
Gli ulteriori dati richiesti dal questionario Ifel- Agid riguardano il volume delle fatture movimentato per gli anni 2012 e 2013; eventuali periodi dell'anno in cui si registrano picchi del numero delle fatture o fatture con notevoli allegati ed eventuale utilizzo di intermediari per la ricezione delle fatture elettroniche.

Inoltre, i Comuni che a loro volta devono emettere fatture nei confronti dell'Amministrazione centrale, dallo scorso 6 giugno devono farlo in forma elettronica, occupandosi anche della relativa conservazione sostitutiva.