Fatture elettroniche passive con errori di recapito. Attenzione alla detraibilità IVA
Nel processo di fatturazione elettronica può capitare che vi siano fatture passive con errori di ricezione.
Nel caso in cui la casella PEC oppure il canale telematico FTP o Web Service, dove il SdI prova a recapitare il file della fattura, non fossero attivi (ad esempio se la casella PEC è piena ovvero il server del canale telematico è momentaneamente spento), il SdI – leggendo il numero di partita Iva ovvero il Codice Fiscale del cliente all’interno della fattura – mette comunque a disposizione il duplicato della fattura nell’area riservata di “Consultazione - Dati rilevanti ai fini IVA” del portale “Fatture e Corrispettivi”.
In questo caso la fattura si considera emessa per il fornitore ma non ancora definitivamente ricevuta (ai fini fiscali) dal cliente e la data di decorrenza della detraibilità dell’IVA, per il cliente, scatterà dal momento di visualizzazione/scarico della fattura.
Lo scarico della fattura dovrà essere manuale e ci si dovrà collegare al portale di Fatture e Corrispettivi dell'Agenzia delle Entrate sezione "Consultazione - Fatture elettroniche e altri dati IVA", accedere poi alla sezione "Fatture elettroniche - Le tue FE passive messe a disposizione".
Qui verranno visualizzate tutte le fatture passive con errori di recapito e, una volta scaricate manualmente, verranno spostate da qui alla sezione "Le tue fatture ricevute".