MUD 2014

mud2014Mercoledì 30 aprile scade il termine per la presentazione del Mud (Modello Unico di Dichiarazione ambientale) per la tracciabilità dei rifiuti.
Dopo il percorso a ostacoli stabilito dal Sistri, il sistema torna al punto di partenza, con qualche ritocco (Dpcm 12 dicembre 2013) e un punto fermo sulle snzioni a carico dei produttori di rifiuti (Dl 101/13).
Fino alla piena operatività del Sistri, il Mud dovrà essere presentato sia dai soggetti non obbligati ad aderire al Sistri, sia da quelli obbligati.
Con il Mud vengono dichiarati i rifiuti prodotti e gestiti nel 2013 e le apparecchiature elettriche ed elettroniche (Aee) immesse sul mercato.
Anche quest'anno il Mud è articolato in sei comunicazioni:
- rifiuti
- veicoli fuori uso
- rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee)
- rifiuti urbani, assimilati e raccolti in convenzione
- produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Aee).
 
A queste si aggiunge la comunicazione relativa agli imballaggi, che quest'anno si sdoppia nelle due sezioni Consorzi e Gestori rifiuti di imballaggio. 
 
Il MUD va presentato per ogni unità locale alla CCIAA della provincia in cui ha sede l'unità locale stessa. Va presentato in forma esclusivamente telematica ad eccezione della scheda semplificata rifiuti, la quale può essere utilizzata da soggetti che producono fino a 7 tipologie di rifiuti e, per ogni rifiuto, usano non più di 3 trasportatori e 3 destinatari. Nel caso della dichiarazione semplificata sarà possibile scegliere fra trasmissione telematica e cartacea. 
Per la trasmissione telematica si dovrà essere obbligatoriamente in possesso di un dispositivo di firma digitale (Smart Card o Carta nazionale dei Servizi o Business Key).
Le principali modifiche introdotte quest'anno sono:
- il ritorno dell'obbligo dei gestori di discariche di inserire nella "Scheda autorizzazioni" la capacità residua annua. Nella scheda va inserita anche la capacità annua autorizzata degli impianti di incenerimento e coincenerimento riferita alle quantità di rifiuti pericolosi e non pericolosi trattate.
- obbligo di indicare lo stato fisico del rifiuto nella "Comunicazione rifiuti" 
- nella "Scheda Materiali" si indicheranno le quantità di materiali e prodotti secondari che, come materie prime secondarie e "end of waste", cessano di essere rifiuti. Non essendo rifiuti, infatti, in precedenza non venivano dichiarati. Ora, però, il dato è richiesto dagli obblighi di comunicazione di cui alla decisione 2011/753/Ue. 
- nella "Comunicazione imballaggi" e in quelle relative ai gestori di Raee e ai veicoli fuori uso vanno indicate le quantità di materiali e prodotti secondari che cessano di essere rifiuti.