Nuove regole per i mediatori creditizi

mediatori cerditiziTutte le società operanti nel settore della mediazione del credito entro ottobre dovranno dotarsi di un internal audit, esattamente come per le banche e gli altri intermediari finanziari. Questa novità viene introdotta dal decreto n° 31 del 22 gennaio 2014 del ministero dell'Economia , pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» 63 del 17 marzo scorso.
Dal 2010 chi opera nel settore della mediazione creditizia può farlo solo in forma societaria, infatti, l'articolo 128-sexies del TU Bancario identifica il mediatore creditizio come «il soggetto che mette in relazione, anche attraverso attività di consulenza, banche o intermediari finanziari previsti dal Titolo V con la potenziale clientela per la concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma».
Il controllo interno (audit) previsto dal decreto potrà essere affidato anche a soggetti esterni e dovrà essere istituito solo da quelle società che supereranno i limiti di dimensione che verranno stabiliti da una delibera dell'Oam (Organismo per la tenuta dell'albo dei mediatori creditizi). L'intenzione del legislatore è quella di controllare non solo le imprese, ma tutti i soggetti che vi operano. La responsabilità per i fatti commessi da dipendenti e collaboratori sarà dell'impresa mandante, la quale dovrà peraltro conservare tutta la documentazione relativa ai controlli effettuati.
Anche i criteri di selezione di dipendenti e collaboratori vengono presi in esame del decreto, che prescrive all'articolo 5 procedure "rigorose" e verifiche dell'operatività successiva anche attraverso indagini sulla clientela e ispezioni. In particolare il decreto prevede che le ispezioni debbano avere una periodicità obbligatoria annuale, e nel caso di collaboratori esterni dovranno riguardare almeno un quinto di questi. Su richiesta dell'OAM dovrà essere predisposta una relazione sui requisiti organizzativi.
In assenza di di regole sui requisiti, che verranno emanate successivamente, la norma viene applicata a quelle società che abbiano un numero di dipendenti o collaboratori superiore a 20.