Nuovi contributi per le start up

start upSulla Gazzetta Ufficiale dello scorso 13 novembre è stato pubblicato il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 24/09/2014 riguardante gli incentivi rivolti alle start up innovative.

Il prossimo 15 gennaio verrà avviato lo sportello Smart&Start che, grazie anche ad una circolare del MISE di prossima emanazione, si occuperà dell'applicazione del decreto, che sostituisce il vecchio DM del 6 marzo 2013.

Il decretyo non prevede distinzioni territoriali per l'erogazione dei contributi, che non saranno quindi maggiormente presenti nel Meridione, a cui comunque spetterà un "premio" speciale. Gli incentivi inoltre avranno un tetto maggiore per ogni piano di spesa, passando da un milione di euro a 1,5 milioni, con una dotazione finanziaria di circa 200 milioni di euro che potrà essere ulteriormente integrata.

Potranno accedere a questi incentivi solo le start-up di piccole dimensioni che risultano iscritte al Registro Imprese nell'apposita sezione o chi vorrà creare una start-up ad alto tasso di tecnologia e innovazione. I finanziamenti verranno erogati in base alla data di presentazione.

I contributi erogati potranno coprire investimenti in macchinari, brevetti, hardware e software, certificazioni, progettazione di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche a partire da € 100.000 fino a 1,5 milioni. Potranno essere finanziati anche interessi sui finanziamenti esterni, le quote di ammortamento dei macchinari e delle attrezzature tecnologiche, i canoni di leasing, i costi del personale, i servizi di incubazione e di accelerazione di impresa.

Il contributo partirà da un minimo del 70% delle spese e consisterà in un finanziamento a tasso zero della durata massima di 8 anni.

Restituiranno solo l'80% del capitale le start up in Basilicata, Puglia, Calabria, Campania, Sardegna e Sicilia e nel territorio del cratere sismico aquilano, beneficiando quindi di una quota pari al 20% come contributo a fondo perduto. Sono previste anche egevolazioni per giovani, donne e persone che decidono di rientrare in Italia, i cosiddetti "cervelli in fuga", che potranno vedersi finanziato fino all'80% delle spese di cui sopra.

Il decreto prevede anche la possibilità di avvalersi di tutor, ma solo per quelle start up costituite da non più di 12 mesi.