Proprietà intelletuali, un'eccellenza Italiana

proprieta intellettualeNonostante la recessione l'ingegno italiano non si arresta e, seppur con un lieve calo, il deposito di marchi e brevetti "Made in Italy" cresce. L'Italia infatti occupa la seconda posizione per quanto riguarda il design industriale e la quarta per i marchi (dopo Germania, USA e UK), con una percentuale riferita al 2014 pari al 8% dei marchi e al 10% delle domande di registrazione di design industriale in Europa.

I dati, aggiornati ad ottobre 2014, sono stati forniti dall'UAMI (OHIM), l'agenzia europea, con sede in Spagana, che si occupa della tutela della proprietà intellettuale in Europa e della restrazione di brevetti e marchi. All'Uami si deve rivolgere chiunque intenda tutelarsi in Europa, anche se provenienti da stati esteri. L'UAMI ha festeggiato la scorsa settimana i suoi primi vent'anni di attività, con circa 1,3 milioni di domande di deposito di marchi comunitari presentate da 192 Paesi e circa 800 mila domande di disegni e modelli comunitari registrati dal 2003.

L'Italia rappresenta una buona fetta di questi numeri:

- 105 mila richieste di restrazione di marchi di cui 5.000 appartenenti a alle 25 aziende top rappresentative dei settori finanziario/assicurativo (31%), agroalimentare (21%), manifatturiero/trasporti (7%) e gomma-plastica (5%);

- 111.161 richiestedi deposito di disegni e modelli.

Per quanto riguarda il deposito di marchi comunitari l'Italia batte la Germania che, tra il 2012 ed il 2014, ha segnato un calo dal 18,5% al 16% contro l'aumento italiano dal 7,5 all'8%, quasi a parimerito con il Regno Unito che in un anno è passato dal 9,5% al 10%.

Nel campo del design industriale, invece, risentiamo un po' della crisi, passando dal 10,7% del 2012, al 10,06% del 2013 e al 10,15% del 2014, un trend che colpisce anche la Germania che è passata dal 23,4%, al 21,5% dello scorso anno, al 22,7% di quest'anno.
Secondo il presidente dell'UAMI, Antonio Campinos, l'Italia è uno tra i Paesi in termini di innovazione, posizionandosi nella Top 20 dei Paesi con maggiori richieste di deposito marchi, brevetti e design industriali. Sostiene inoltre che il 26,8% dei posti di lavoro ed il 40,8% del PIL nazionale vengono generati da imprese ad alto contenuto innovativo, posizionandosi al di sopra della media europea che si attesta al 25,9% per l'occupazione e al 38,6% come contributo al PIL.